I
giovani negli ultimi anni costituiscono la maggior parte delle vittime del
sabato sera, della droga e dell’alcool.
La
causa di questa grande piaga, che affligge le nuove generazioni, è da ricercare
nella solitudine, nelle difficoltà a superare momenti difficili della vita,
nella paura del futuro. Una perdita di speranza e di fiducia che induce gli
adolescenti a giocare con la propria vita.
Forse
siamo deboli o magari soltanto stupidi a trasformare un bisogno, anche abbastanza
normale, di divertirsi, di staccare un pò la spina, di cambiare aria, in un
pretesto per farci del male.
Le
iniziative per combattere i problemi giovanili come la droga e l’alcolismo, non
sono state poche: anticipare la chiusura delle discoteche, cercare in qualche
modo di limitare il consumo di alcolici soprattutto tra i minorenni. Queste
normative, purtroppo, non hanno prodotto grandi risultati, forse perché non è
così che si combattono le cause per cui i giovani compiono determinate azioni,
ma si cerca solo di contenere il problema.
La
soluzione sta nel guardare le nuove generazioni con un occhio diverso; nel
vedere in esse la possibilità di costruire un futuro migliore del presente,
dando loro i mezzi per concretizzare i loro sogni e le loro aspirazioni o, più
semplicemente, vedendo in loro una risorsa.
Gli
adolescenti soffrono di solitudine e di depressione e forse sono coloro che
maggiormente avvertono il peso delle proprie emozioni. E’ questo che li induce
a voler trovare una via di evasione ai problemi, almeno per qualche ora.
Le
sbronze del sabato sera, le dosi di cocaina, gli spinelli, i balli sfrenati non
rispecchiano la volontà di farla finita, ma piuttosto il desiderio di trovare
una risposta ai propri problemi, anche se queste non sono certamente quelle
giuste.
Auspichiamo
per il futuro una maggiore educazione alla riflessione, anche se non sono molti
quelli che hanno la volontà di ascoltarci.
Staff Progetto Art. 9
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