giovedì 14 febbraio 2013

SAN VALENTINO


Fin dal IV secolo a.C. i romani pagani rendevano omaggio, con un singolare rito annuale, al dio Lupercus. I nomi delle donne e degli uomini che adoravano questo Dio venivano messi in un'urna e opportunamente mescolati. Quindi un bambino sceglieva a caso alcune coppie che per un intero anno avrebbero vissuto in intimità affinché il rito della fertilità fosse concluso. Determinati a mettere fine a questa primordiale vecchia pratica, i padri precursori della Chiesa hanno cercato un santo "degli innamorati" per sostituire il deleterio Lupercus. Così trovarono un candidato probabile in Valentino, un vescovo che era stato martirizzato circa duecento anni prima. Nel 270 d.C. il vescovo Valentino di Interamna, (oggi è la città di Terni), amico dei giovani amanti, fu invitato dall'imperatore pazzo Claudio II e questi tentò di persuaderlo ad interrompere questa strana iniziativa e di convertirsi nuovamente al paganesimo. San Valentino, con dignità, rifiutò di rinunciare alla sua Fede e, imprudentemente, tentò di convertire Claudio II al Cristianesimo. Il 24 febbraio, 270, San Valentino fu lapidato e poi decapitato.
Questa festività tanto attesa dagli inguaribili romantici, bollata come “elogio del consumismo”, snobbata dagli scapoli affezionati alla propria indipendenza, temuta da ex e single un po’ meno convinti, rimane, nel bene e nel male, una delle ricorrenze più note al mondo. Probabilmente la sola capace di creare un moto di oscillazione pendolare tra umori contrapposti, di sicuro l’unica che, spogliandosi dell’originale dimensione religiosa, sembra voler dare voce alle mille manifestazioni di quel sentimento che si è soliti chiamare “amore”. E' la festa degli innamorati, delle coppie storiche e di quelle appena nate, dei biglietti ritagliati e scritti a mano, delle frasi melense ripetute sempre uguali, dei giuramenti, dei “per sempre”, dei fiori e dei cioccolatini, del regalo “qualsiasi basta che sia rosso e a forma di cuore”, delle farfalle sullo stomaco, infine, perché no, delle gemme e dei carati. San Valentino come abbiamo già detto, nasce appunto per festeggiare l'amore. La parola amore ha moltissimi significati e moltissime forme. Probabilmente è una delle parole più abusate al mondo, e anche se dovrebbe essere considerato come il sentimento più bello in assoluto, molte volte è considerato il più brutto. Forse perché è quello che più ci fa soffrire. L'amore non può essere controllato. Non può essere manovrato. Non può essere altro se non amore. Di questo sentimento si parla già dall’antichità, attraverso le poesie, i sonetti, le opere degli artisti. Basta pensare a Dante e Beatrice, a Marco Antonio e Cleopatra, a Romeo e Giulietta. Al giorno d’oggi si parla d'amore in modi diversi, magari attraverso canzoni d’amore, cioè parole e note che si intrecciano e creano qualcosa di straordinario. Oppure attraverso un film, un sms o attraverso una scritta sul muro.
Se ci pensiamo per un attimo l’amore fa parte delle nostre giornate continuamente, per questo anche se considero San Valentino una festa bellissima e romanticissima, sono del parere che essa è più che altro una festa commerciale, perché se si ama una persona non c'è bisogno di aspettare San Valentino per dimostrarlo, ma lo si può fare benissimo tutti i giorni con piccoli gesti e piccole attenzioni. BUON SAN VALENTINO A TUTTI.
Ilaria Piserà III D

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