Il territorio
Castel di Sasso sorge
su uno sperone roccioso la cui parete occidentale scende a strapiombo sulla
sottostante vallata. Le condizioni climatiche hanno favorito lo sviluppo di una
rigogliosa vegetazione tipica della macchia mediterranea e il territorio offre
visioni spettacolari di una primitiva e selvatica bellezza.
Un
po’ di storia
Fino al 1863, il paese
era denominato Sasso (da saxum, rupe)
per alcune analogie morfologiche e storiche con la rupe Tarpea: i Sanniti
locali, sconfitti dai Romani, furono ingoiati, infatti, dallo strapiombo in un
volo di un centinaio di metri. Con le invasioni barbariche, subì devastazioni e
incursioni; fu poi sotto il dominio goto e successivamente sotto i Longobardi,
che fecero costruire un castello. Con l’organizzazione feudale attuata dai Normanni, Sasso fu incorporato
nel feudo di Dragoni, alle cui vicende è legato e, dopo l’unità d’Italia, venne
ribattezzato Castel di Sasso col
Regio Decreto del 28 giugno 1863.
Prodotti tipici
Castel di Sasso è noto
soprattutto per i suoi prodotti, molti dei quali ottenuti ancora con metodi
tradizionali e naturali: il vino Casavecchia,
il conciato romano, la mozzarella di
bufala, il miele, l’olio.
La
popolazione
La popolazione, di
origine sannita, è di 1200 abitanti circa ed è suddivisa in 4 frazioni (Sasso,
Prea, Cisterna, Strangolagalli) e in varie contrade. Ha subito tante
dominazioni, è stata colpita da continue guerre e calamità naturali ma ancora
oggi conserva qualcosa di antico che viene tramandato di generazione in
generazione.
Martina
Petruccelli, II D
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