lunedì 18 febbraio 2013

CASTEL DI SASSO


Il territorio
Castel di Sasso sorge su uno sperone roccioso la cui parete occidentale scende a strapiombo sulla sottostante vallata. Le condizioni climatiche hanno favorito lo sviluppo di una rigogliosa vegetazione tipica della macchia mediterranea e il territorio offre visioni spettacolari di una primitiva e selvatica bellezza.
Un po’ di storia
Fino al 1863, il paese era denominato Sasso (da saxum, rupe) per alcune analogie morfologiche e storiche con la rupe Tarpea: i Sanniti locali, sconfitti dai Romani, furono ingoiati, infatti, dallo strapiombo in un volo di un centinaio di metri. Con le invasioni barbariche, subì devastazioni e incursioni; fu poi sotto il dominio goto e successivamente sotto i Longobardi, che fecero costruire un castello. Con l’organizzazione feudale  attuata dai Normanni, Sasso fu incorporato nel feudo di Dragoni, alle cui vicende è legato e, dopo l’unità d’Italia, venne ribattezzato Castel di Sasso col Regio Decreto del 28 giugno 1863.
Prodotti tipici
Castel di Sasso è noto soprattutto per i suoi prodotti, molti dei quali ottenuti ancora con metodi tradizionali e naturali: il vino Casavecchia, il conciato romano, la mozzarella di bufala, il miele, l’olio.
La popolazione
La popolazione, di origine sannita, è di 1200 abitanti circa ed è suddivisa in 4 frazioni (Sasso, Prea, Cisterna, Strangolagalli) e in varie contrade. Ha subito tante dominazioni, è stata colpita da continue guerre e calamità naturali ma ancora oggi conserva qualcosa di antico che viene tramandato di generazione in generazione.

Martina Petruccelli, II D

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