Internet
viene spesso ritenuto responsabile di due problemi giovanili: il cattivo
andamento scolastico e la superficialità nei rapporti. Per risolvere questi due
problemi le modalità di intervento diffuse tra i genitori sono essenzialmente
due. Da una parte la strategia dei divieti: vieto Internet, vieto il computer,
vieto la Playstation, vieto la televisione, fino a quando non arrivano
risultati scolastici positivi. Dall’altra la strategia dei controlli: guardo
quello che mio figlio fa su Internet e se vedo che attua comportamenti a rischio
o illegali intervengo. Ovviamente esiste un terzo atteggiamento, e forse è
anche il più diffuso, cioè: ignoro qualsiasi cosa fino a quando non sono
costretto a portarvi attenzione.
I
social network si configurano, quindi, come delle piazze virtuali che espandono
la nostra possibilità di comunicare, l’uso dei social network ha visto una
crescita esponenziale negli ultimi anni e coinvolge un numero sempre maggiore
di popolazione. Il numero dei social network disponibili nella Rete è in
continua ascesa: ce ne sono di tutti i tipi e possono essere generalisti o
centrati su un particolare argomento. Uno tra i social network più conosciuti è
FACEBOOK, lo scopo iniziale di Facebook era di far mantenere i contatti tra
studenti di università e licei di tutto il mondo, ma col tempo si è ampliato e
oggi è diventato una rete sociale che abbraccia trasversalmente tutti gli
utenti di Internet. TWITTER, invece, è
un servizio che consente di restare in contatto con altre persone attraverso lo
scambio di veloci e frequenti domande e risposte. Purtroppo giovani e genitori
non hanno sufficiente consapevolezza dei pericoli che si incontrano su
Internet, anzi, entrambi sono troppo sicuri delle proprie conoscenze per
evitare davvero le insidie della Rete. La maggior parte dei teenager oggi ha
almeno una propria pagina su almeno un social network e ritiene che sia sicuro
postare e condividere informazioni personali attraverso i social, al punto da
inserire online anche dati e riferimenti particolarmente sensibili: ad esempio
il proprio indirizzo di casa, il nome della propria scuola, ci si scambia foto
e video o addirittura l’indirizzo di posta elettronica o di instant messaging.
I
social network sono strumenti che danno l’impressione di uno spazio personale,
o di piccola comunità, si tratta però di un falso senso di intimità che può
spingere gli utenti a esporre troppo la propria vita privata, a rivelare
informazioni strettamente personali, provocando “effetti collaterali”, anche a
distanza di anni, che non devono essere sottovalutati. Infatti, bisogna essere
consapevoli del fatto che quando si inseriscono dati personali in un social
network se ne perde il controllo, i dati possono essere utilizzati,
rielaborati, diffusi anche a distanza di anni. Una volta caricata una
fotografia, un video, un file audio, è possibile per chiunque copiarla sul
proprio computer e poi, a propria volta, diffonderla. Per questo, anche se si
cancella la propria copia del file, è possibile che ne esistano altre copie.
Inoltre le informazioni personali troppo precise rese visibili nel profilo
dell’utente possono essere utilizzate da eventuali malintenzionati per
localizzare potenziali vittime inconsapevoli. Un altro pericolo diffuso
all’interno delle reti di relazioni online sono i falsi profili, cioè persone
che si spacciano per altre. Per questo è importante avere sempre la certezza di
sapere con chi ci si sta relazionando e di non dare mai troppe informazioni
personali. Infine vi voglio invitare a pensare bene alle cose che facciamo in
rete e ad imparare ad usare di più la testa, perchè anche se oggi non ci
rendiamo conto di commettere qualche errore, magari un domani potremmo
pentircene amaramente.
Ilaria Piserà III D
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