Dall'inizio
del Novecento, molti avvenimenti hanno portato alla formazione di una identità
femminile e alla lotta per la rivendicazione dei diritti delle donne. Durante
il VII Congresso della II Internazionale socialista del 1907 a Stoccarda si è
discusso della questione femminile e del voto alle donne. Nel 1908,
durante la conferenza del Partito socialista a Chicago, ribattezzata Woman's
Day, si è parlato dello sfruttamento dei datori di lavoro nei confronti
delle operaie, delle discriminazioni sessuali e del diritto di voto. Tra
novembre 1908 e febbraio 1909, circa 20.000 camiciaie scioperarono a New York
per rivendicare i propri diritti; pertanto, le socialiste americane decisero di
proporre l'istituzione di una giornata dedicata alla rivendicazione dei diritti
delle donne: l'ultima domenica di febbraio negli Stati Uniti; il 19 marzo
(1911) in Germania, Svizzera, Danimarca ed Austria; il 18 marzo (1911) in
Francia; il 12 marzo (1922) in Italia.
Il
1975 è stato definito dalle Nazioni Unite come l'Anno Internazionale delle
Donne e l'8 marzo in tutto il mondo i movimenti femministi hanno manifestato
per ricordare le conquiste politiche, sociali ed economiche delle donne ed i
vari soprusi subiti nei secoli. Fu Rosa Luxemburg a proporre di istituire
questa data come giornata di lotta interazionale a favore delle donne in
ricordo di un terribile evento. L'8
marzo del 1908, le operaie dell'industria tessile Cotton di New York scioperarono per protestare contro le
terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero si
protrasse per alcuni giorni, ma l'8 marzo il proprietario della fabbrica bloccò
le porte per impedire alle operaie di uscire; scoppiò un incendio e 129 operaie
morirono bruciate vive.
Dal
1946, l'UDI (Unione Donne Italiane) introdusse, come simbolo di questa
giornata, la mimosa, poiché fiorisce proprio nel periodo della festa e, quindi,
non è molto costosa. Secondo alcuni, essa fu scelta in ricordo delle operaie
della fabbrica Cotton, nei pressi della quale cresceva un albero di mimosa.
Nel
corso degli anni, la festa della donna ha un po' perso il suo valore iniziale;
per molte donne occidentali, infatti, questa giornata è l'occasione per uscire
da sole con le amiche per concedersi una serata diversa, magari all'insegna
della “trasgressione”. Dobbiamo, invece, riappropriarci di questa giornata e
farla ridiventare un momento di riflessione e di confronto.
Enza Baldino e Ilaria Spina, V D
Nessun commento:
Posta un commento