domenica 17 marzo 2013

19 MARZO, GIORNATA DELLA LEGALITÀ



Il 19 marzo si ricordano tutte le vittime della mafia e tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita perché ci fossero più giustizia e più libertà per gli altri.
La scelta di questa data è legata a un evento drammatico avvenuto nel 1994: la morte di don Peppe Diana, ucciso nel giorno del suo onomastico nella sua Chiesa, a Casal di Principe, mentre si apprestava a celebrare la Messa. A Natale del 1991, in tutte le chiese di Casal di Principe e dell'aversano, veniva diffusa la sua famosa lettera Per amore del mio popolo non tacerò, in cui denunciava le attività criminose della camorra e il dolore delle famiglie che vedevano i loro figli diventare vittime o mandanti di tale organizzazione.
Don Peppe Diana è un eroe dei nostri tempi, che ha lottato contro la camorra e, quindi, contro la prevaricazione e la barbarie in nome della giustizia e della solidarietà umana. Ma non è il solo; ricordiamo, tra gli altri, i giudici Falcone, Borsellino, Livatino; il giornalista Giancarlo Siani, ucciso per i suoi articoli contro i clan camorristici di Torre Annunziata, la cui storia è narrata nel film “Fortapàsc” di Marco Risi; Peppino Impastato, che denunciò le attività della mafia in Sicilia; il sindaco di Pollica Angelo Vassallo, ucciso in un attentato di sospetta matrice camorristica. Non vanno dimenticati, inoltre, tutti i morti per ritorsione, come Franco Imposimato, fratello del giudice Ferdinando Imposimato, noto per le sue inchieste su terrorismo e mafia, e Gelsomina Verde, uccisa a 22 anni perché legata affettivamente ad uno scissionista, e i morti “per errore”, che si sono trovati nel posto sbagliato al momento sbagliato, come Annalisa Durante, Rosa Visone e Mario Ferrillo, scambiato per un camorrista.   
Quest'anno, la giornata della legalità sarà un giorno di scuola, nel quale si ricorderà la lezione luminosa di don Peppe Diana e delle altre vittime affinché ci impegniamo quotidianamente nella realizzazione di percorsi di legalità e partecipazione civile.

Emanuele Munno, V D

Nessun commento:

Posta un commento