Che
la scuola sia da tempo in un’interminabile fase di rivoluzione, ormai ce
n’eravamo accorti tutti. La legge approvata il 15 marzo del 2012 ha mutato vari
aspetti delle scuole italiane: nei Tecnici e nei Professionali, con tagli già
dal 2010/2011, l’orario è passato da 36 a 32 ore; nei licei, invece, è stata
rafforzata l’area scientifica con 66 ore annue nel biennio. I Licei
diventeranno 6: classico, scientifico, artistico, linguistico, musicale-coreutico
e delle scienze umane. All’ultimo anno si potrà studiare una materia in inglese
o in una seconda lingua comunitaria. Nei Tecnici ci saranno due ambiti di
studio (economico e tecnologico), suddivisi in 11 indirizzi con meno ore da
passare tra i banchi e più laboratori. Quella dei laboratori è un’allegra bugia
in quanto, “grazie” alla riforma Gelmini, le ore di esercitazione pratica sono
state falcidiate in molti tecnici. Prendiamo ad esempio il nostro indirizzo di
studio: prima della riforma c’erano 48 ore di esercitazione in laboratorio, a
riforma attuata ce ne saranno solo 35, con una decurtazione di 13 ore
settimanali, pari al 27% del monte ore.
Dopo
le dichiarazioni del Ministro Profumo, si aggiunge anche la mini riforma
proposta dall’On. Aprea, detta appunto DDL Aprea, che si è espressa così: “Dopo
30 anni rimettiamo mano agli organi collegiali delle istituzioni scolastiche.
Negli anni ’70 la riforma degli organi collegiali ha riconosciuto la dimensione
partecipativa della comunità scolastica, ora lavoriamo sulla sua autonomia.
Stiamo dando una configurazione giuridica alle scuole che completa il
riconoscimento dell’autonomia”. In effetti, secondo noi, smantella gli organi
collegiali e la democrazia nelle scuole, per favorire gli interessi dei
finanziatori privati.
Per questo noi studenti
dell’I.T.A.S. di Formicola, riteniamo che l’attuazione del DDL Aprea sia un
passo indietro rispetto alla democrazia della scuola italiana. A preoccuparci
sono le poche garanzie per quel che riguarda la rappresentanza studentesca e il
potere che i privati potrebbero cominciare ad esercitare nel momento in cui,
come la nuova legge vuole, questi diventeranno dei veri e propri finanziatori
dell’istituto. L’articolo 1 comma 3 della legge 953 Aprea, infatti, afferma
che: “Alle istituzioni scolastiche è riconosciuta autonomia statutaria, nel
rispetto delle norme generali sull’istruzione”. In altre parole il diritto di
rappresentanza degli studenti in Consiglio d'Istituto potrebbe essere eliminato
del tutto, escludendo definitivamente noi alunni dai luoghi decisionali delle NOSTRE scuole.
Noi vogliamo che la scuola
pubblica migliori. Per questo nella giornata di mobilitazione del 1° dicembre
2012, invece di inscenare cortei, abbiamo ritenuto opportuno ripulire e
acquisire alcuni spazi del nostro plesso scolastico mettendoci al lavoro, le foto lo testimoniano.
Maria
Carla Maiorano (II D)
Anna
Carano (II D)
Emiliano
Russo (II D)
Leandro
Sabino (IV D)
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